lunedì 15 aprile 2013

Ho rivisto l'Esorcista!

Sarà la quarta o quinta volta, e ogni volta che lo ripassano non resisto.
Dicono che sia horror, anzi, Horror!. Ma se non è un thriller questo... Un primo tempo di tensione assoluta, indizi qua e là tanto che solo perché si conosce il titolo si aspetta il sovrannaturale. È vero, qualcuno bussa dalla soffitta, ma la questione è risolta dal maggiordomo-nazista: "Non c'è niente!". Forse è più bugiardo lui che il diavolo, e non a caso -per lui- l'Avversario è "niente".
Poi i medici impotenti fanno spazio al secondo tempo, ed ecco l'incredibile.
C'è un omicidio e un poliziotto che indaga, e tutti sappiamo chi è stato. Questo delitto della camera chiusa è un vero delitto della camera chiusa.
Vedere la povera Reagan tumefatta e cosparsa di pustole vomitare sostanze verdi è quasi liberatorio: finalmente si vede dov'è il pericolo.
Oggi quegli effetti speciali fanno quasi sorridere al confronto di uno zombie qualsiasi di Lara Croft o a quelli domestici di "Walking Dead".
Ma quel terrore puro è stato, almeno finora, ineguagliato (e lasciate perdere la riedizione).
5 stelle

trailer della riedizione (1996)

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