lunedì 25 novembre 2013

A proposito della 30^ Firenze Marathon...



...permettetemi di andare fuori argomento per una volta.
Avevo già detto che avrei partecipato, e molti di voi, d'altra parte, sanno che sono un maratoneta.
Ieri 24 novembre era una data importante per me,
perché oltre ad avere appuntamento con la mia sedicesima maratona (la quinta a Firenze), venivo da uno stop forzato di più di un anno e una ripresa difficoltosa, durata altrettanto. Iniziavo la preparazione con più dubbi del solito a primavera, e la terminavo senza risposte certe e con un tendine d'Achille capriccioso. Un po' è normale, si sa, però... la sensazione principale era di essere un po' più lento.
Tra i dodicimila partecipanti, quattordici erano della UISPORT AVIS TODI, con una sola defezione per infortunio all'ultimo momento.
Questa volta l'organizzazione non è stata impeccabile in quella che considero la più bella di tutte, alla partenza gli atleti si ammassano sulle griglie in passaggi obbligati troppo stretti.
Ma la festa comincia e il cordone festante allieta le vie cittadine favorito da una giornata del bell'Alcione, con sole tiepido e ventate di fresco.
Alla mezza mi accorgo di un distacco di almeno tre minuti dalle mie aspettative e allungo cercando di recuperare, ma già al 28° capisco che non è giornata e mi attesto su tempi più bassi. Intorno a me, la marcia si è fatta silenziosa, cadenzata solo dal rumore ritmico dei passi, quasi un mantra. Molti si stanno accorgendo che il gioco si fa duro e non c'è più voglia di scherzare.
Come dice Massimo, si corre per 35 km. per raggiungere l'inizio della gara: al 35°, infatti, Lei rivela il suo volto, e molti  cedono.
Io la conoscevo già, e me la ricordavo bene, quindi non ho fatto altro che tenere duro fino alla fine, cedendo un altro minuto a ciascuno degli ultimi quattro chilometri.
Alla fine è 4:08, 9' oltre le mie aspettative ma tutto sommato un bel risultato.
Con cautela torno in albergo (altri due chilometri) e mi unisco agli altri: la festa può cominciare!

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