venerdì 1 novembre 2013

"La Talpa", una spy-story di alta qualità

Se questo film non ha vinto un oscar vuol dire che le spy-story non lo vinceranno mai. O, più prosaicamente, che bisogna che ci sia almeno un produttore USA per aggiudicarsi la statuetta.
Non fa niente, la storia è piena di bufale macroscopiche dell'Academy, da oggi una in più, e non voglio neanche andare a vedere quale pellicola ha vinto.
Questo è un film di spionaggio con la "effe" maiuscola La storia, in fondo, non è neanche una novità, con le spie contrapposte che tentato di infiltrare i loro uomini ai più alti livelli, e nessuno si può fidare più di nessuno, neanche dalla stessa parte. I sovietici compaiono appena, e l'antagonista, Karla, addirittura mai, tanto che la loro assenza amplifica in maniera definitiva tanto loro abilità che le sinistre abilità.
Gli inglesi rischiano di fare la figura dei fessi ma ci pensa un superbo Gary Oldman a ristabilire le distanze.
L'ambientazione, i dialoghi, la musica, tutto contribuisce a tendere l'aria palpabilmente tesa e bisogna essere attentissimi perché ogni nodo, da quello scontato dell'accendino a quello meno banale della relazione fedifraga, tornerà al pettine.
Da non perdere assolutamente. Voto: 10.

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