venerdì 31 maggio 2013

La recensione di Ugo

2.0 su 5 stelle Prodotto abbastanza modesto
Una conclusione macchinosa e abbastanza improbabile di un giallo con poco suspence. I profili di tutti i protagonisti sono piuttosto approssimativi

Allora: non so se sia un fake o altro. Poniamo che Ugo sia solo uno pseudonimo, che abbia letto il giallo e sia stato succintamente sincero. Si ha molto da imparare da critiche sincere.

Macchinosa? Ci penserò.

Improbabile? In tema di fiction, mi sembra contraddittorio definire improbabile una scelta narrativa.

Poca suspence? Me l'ha detto anche un altro, può darsi che lo sia o che semplicemente non gli sia piaciuto.

Che tutti i protagonisti abbiano profili approssimativi mi sembra non esagerato, ma proprio falso, e da qui mi viene il dubbio del fake.

domenica 26 maggio 2013

C'era una volta in America

Non so se ci fosse bisogno di una revisione, di un nuovo montaggio con l'aggiunta di sequenze rinvenute chissà dove. Io credo che i vari director's cut siano delle mistificazioni perché la versione stampata nell'immaginario del pubblico è comunque quella definitiva, anche se, per tutti i motivi del mondo, il regista non poté o non fece o non è riuscì o non gliel'avevano permesso. Forse si rigiocano le finali o si riscrivono i libri?
Detto questo, l'Opera Regina di Sergio Leone rimane un bel film, un po' prolisso, dalla musica struggente, sempre piacevole da rivedere, un pelino sotto la categoria capolavoro.
Nella versione originale, ovviamente.

vai al trailer

sabato 25 maggio 2013

"Cane di Paglia", la mia recensione

Se si è troppo schizzinosi, è meglio lasciar stare Peckinpah, questo lo sanno anche i bambini. I suoi film sono truculenti e questo non è da meno. Non lasciatevi ingannare dalla datazione (1971): le scene non sono mai edulcorate, neanche quando lo sembrano, e la violenza è evidente e ben esposta. Il ribaltamento dei ruoli e delle convenzioni (l'innocente-colpevole, i colpevoli-giustizieri, la vittima-complice) fa altrettanta violenza sullo spettatore, che deve digerire tutta la sequenza alla "Mucchio Selvaggio" per due miseri minuti di finale consolatorio. Per fortuna che c'è! In tempo di femminicidio e di violenza sulle donne, questa pellicola potrebbe essere stata girata anche ieri.

Se parliamo poi di storia e di protagonista che cambia, beh, altro che Rocky Balboa...

vai al trailer (1971)

domenica 19 maggio 2013

Recensione o fake?

La recensione di stefano, due stelle:


2.0 su 5 stelle Mediocre
Le trame dei racconti mi sono sembrate sono alquanto approssimative e poco coinvolgenti. La scrittura mi è sembrata ancora incerta.
Pubblicato 2 ore fa da stefano


Accetto tutto, ma mi viene qualche dubbio perché questa è la prima, e unica, recensione di questo stefano (con la "s" minuscola) su Amazon.it .

I racconti sono molto diversi tra di loro, anche perché scritti nell'arco di un paio d'anni: li avrà letti tutti?

sabato 18 maggio 2013

Classifica!

Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: #399 a pagamento nel Kindle Store

Recensione di Codi su Amazon.it!

4.0 su 5 stelle Simpatia ed arguzia da maresciallo, 17 maggio 2013


Di codi

Questa recensione è su: C'e' sempre un motivo, Maresciallo Maggio! (Formato Kindle)

Ho conosciuto il maresciallo Maggio attraverso i racconti presenti in questa raccolta, l'ho trovato arguto ed intelligente, descritto dall'autore nei suoi tratti essenziali e distintivi, con pochi passaggi di penna ma con sapienti gradazioni che ne mettono in risalto la personalità.

Così gli altri personaggi si mostrano al lettore a tutto tondo, seppur nella limitatezza di azione e di importanza dovuta allo specifico ruolo di ognuno nell'azione.

L'autore si muove agevolmente fra i vari segmenti della narrazione: le immagini scorrono in maniera dinamica, come deve essere all'interno di racconti di stile poliziesco. Chi legge non ha tempo da perdere ma vede la sua attenzione catturata dallo scorrere dell'azione. I cambi di scena sono veloci e non permettono distrazione alcuna al lettore che si ritrova ad "assistere" ai diversi episodi come davanti ad un film. E questi racconti potrebbero sicuramente essere utilizzati per comporre una sceneggiatura.

L'ambientazione di queste narrazioni è individuata nel paesaggio della riviera romagnola, ma anche in quello più campagnolo e più tranquillo, in realtà solo in apparenza, del territorio dell'interno. A caratterizzare l'atmosfera si aggiungono le numerose rese fonetiche della parlata locale che tendono a far sorridere e a smorzare i toni severi richiesti dai racconti di criminalità e repressione.

A conclusione posso dire che ho letto con molto piacere questa raccolta di racconti, pur non essendo molto abituata al genere poliziesco.

Consiglio sicuramente questo libro.

venerdì 17 maggio 2013

Recensione di Luca su Amazon.it!

Piacevoli, 17 maggio 2013


Di Luca
Questa recensione è su: C'e' sempre un motivo, Maresciallo Maggio! (Formato Kindle)

Piacevoli e ben scritti. Stile narrativo semplice ma incisivo, personaggi interessanti ed intreccio ben gestito (nei limiti di un racconto). Bravo il Maresciallo. Da leggere.

giovedì 16 maggio 2013

Ancora avanti!

Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: #611 a pagamento nel Kindle Store

mercoledì 15 maggio 2013

Scalare le classifiche!

Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: #721 a pagamento nel Kindle Store

Vi sembra poco? A me no!

mercoledì 1 maggio 2013

Film: Romanzo di una strage

Questo film riduce fino quasi ad azzerarle tutte le me riserve e i mie pregiudizi sui film italiani: finalmente una produzione di qualità e di livello internazionale. La atavica incapacità di recitare degli attori nostrani quasi sparisce, confinata in qualche comprimario. Il resto è da primato: la trama, in maniera asciutta e senza retorica, sopravanza tutto e riesce a raccontare anche a chi -come me- aveva percepito solo gli echi di questa storiaccia, una serie di fatti messi in fila. Non c'è manierismo nell'accusare servizi deviati e cose del genere, perché ci si arriva con naturalezza, in sequenza. Il titubante Calabresi, i "cattivi" della ragion di stato, se così si può dire, il magistrato idealista: non sono macchiette, sono parti tratteggiate come meglio non si può, perlomeno non in due ore di film. Dulcis in fundo, l'accuratezza dell'ambientazione e della scenografia, con una ricostruzione pressoché impeccabile, tanto che anche lo scoppio della famigerata bomba è reale e privo delle abituali amplificazioni da film. Da vedere assolutamente. Voto: 10.

Il Trailer