domenica 6 aprile 2014

Un detective di Sua Maestà in Italia - Intervista a Chase T. Williams, di Stefania Mattana


Dopo l'ospitata di Maggio nel blog di Stefania, oggi tocca a me accogliere questa giovane cosmopolita autrice piena di verve, di voglia di vivere, penta-motivata e con la quale condivido le motivazioni nella corsa.
È una cosa che faccio volentieri, sperando che Chase, l'omologo di Maggio, trovi nuovi numerosi seguaci anche qui da noi.
Benvenuti Chase e Stefania, e speriamo di rivederci presto a Londra!


Buongiorno, signor Chase. Prima di tutto, chi è Chase Williams?

Prima di tutto, Francesco, perdonami per il mio italiano. Sono in Italia da poco più di anno circa e per quanto il mio migliore amico è italiano, ancora non possiedo molto bene la lingua. Dunque, chi sono? Mi chiamo Chase Thomas Williams, provengo da una famiglia di poliziotti. Mio bisnonno ha fatto l'aviatore nella Seconda Guerra Mondiale, mio padre è un pezzo grosso di Scotland Yard e mio fratello è un pilota della RAF. Io sono la pecora nera, o meglio, lo sono diventato. Ero un detective di Scotland Yard anche io e poi sono finito a Tursenia a lavorare da Ceccarelli cachemire. Lavoro con il mio inglese e curo i rapporti con l'estero. Ho combinato un bel casino a Londra e ho dovuto lasciare. A dire il vero mi hanno cacciato loro, ma sono dettagli. Comunque i guai non mi mancano anche qui a Tursenia, perché il mio migliore amico, l'Ispettore Angelo Alunni, mi trascina sempre nei suoi casi di omicidio da risolvere. Mi piace correre, mi piace mangiare cibo italiano e tifo Arsenal. Non mi perdo una partita nemmeno qui in Italia! Sono in cerca di una bella ragazza italiana dopo che la mia ragazza inglese mi ha messo le corna con il mio partner di lavoro. Mai più donne inglesi, voglio solo italiane adesso!





Qual’è il caso più difficile che hai affrontato?

A Londra ne ho viste di tutti i colori, dai serial killer a traffici di droga e di persone che sono finiti nel sangue. La cosa che mi preoccupa di più, però, è la corruzione della gente, in tutto il mondo, intendo. Qui in Italia ne sto vedendo delle belle lo stesso: è assurdo come le piccole cose di ogni giorno o degli eventi apparentemente innocui, come un incidente domestico, per esempio, possano nascondere casi di crimine irrisolti o che potenzialmente possono portare alla morte di qualcuno. Il caso più complicato per ora è quello legato a due giovani sportivi sparati a sangue freddo, che apparentemente non erano legati tra di loro. Questa cosa puzzava troppo per lasciare che Angelo se ne occupasse da solo, e abbiamo scoperto un sacco di cose oscure. E ovviamente abbiamo assicurato alla giustizia chi meritava… o qualcosa del genere.


Quale personaggio della narrativa poliziesca ti assomiglia di più, e quale ti piacerebbe essere, se potessi?

Mah, non so. Qualcuno mi dice che ho lo stesso naso di Sherlock Holmes. Voi italiani avete un problema con il mio naso: dite tutti che ho il naso "da straniero", ma cosa vuol dire? Mi piacerebbe assomigliare al commissario Maigret di George Simenon, anche se la mia vicina di casa Giulia mi dice sempre che assomiglio a Jane Marple perché dice che ficco sempre il naso dove non devo. Vedi, Francesco, che è sempre una questione di naso? 

Pensi che i buoni vincano sempre o sei più disilluso? Hai mai incontrato qualche “cattivo”... buono?

No. I buoni ci provano a vincere, ma credo che i cattivi vincano troppo spesso. Altrimenti non esisterebbe la polizia e la corruzione. Sì, ho incontrato diversi cattivi "buoni". Sono delle persone che spesso vengono accusate di essere cattive, ma in realtà stanno solo facendo del bene alle persone che amano, anche se questo potrebbe generare dolore. Molto spesso le faccende etiche sono difficili da giudicare come giuste o sbagliate, buone o cattive. É una questione personale.





Sei più propenso alla legalità o credi che la legge debba essere qualche volta superata per poter avere giustizia?

Mi hanno buttato fuori da Scotland Yard anche per questo motivo. Certe leggi e certe regole che vengono imposte per, secondo loro, dare un certo ordine alla società funzionano, invece, al contrario. A volte, per arrivare a risolvere certe faccende, bisogna saltare queste regole e se ti beccano sono guai. La giustizia è come un ago in una bilancia che si sposta a seconda delle circostanze e per rimettere l'ago in equilibrio a volte bisogna usare le maniere forti. Io la penso così, e questo a volte causa discussioni anche con Angelo. Lui veste un'uniforme, per questo non può accettare al 100% quello che penso. Tutto sommato sono felice di non essere più un poliziotto, anche se la mia famiglia non me lo perdonerà mai. 


Stefania Mattana scrive gialli perché è una ficcanaso. I suoi racconti e articoli di saggistica sono apparsi in diversi siti e webzine.
Chase Williams, ex detective di Scotland Yard, è il protagonista della saga investigativa ambientata a Tursenia, Italia.
Il primo volume di racconti brevi, Cutting Right to the Chase, è stato pubblicato su Amazon a giugno 2012, ricevendo un ottimo riscontro di pubblico e critica.
Stefania scrive per Huffington Post UK, sul suo blog DailyPinner e in altre webzine.


Link ai libri:


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